Dal 1974 viene celebrata, ogni 5 giugno, la giornata mondiale dell’ambiente.
La sua istituzione però avvenne due anni prima, nel 1972, con prima conferenza delle nazioni convocata dall’ONU, la dichiarazione di Stoccolma.
Ogni anno la giornata mondiale è ospitata da una nazione diversa e ha un diverso tema ambientale che ne caratterizza lo svolgimento.
Nel 2022 la giornata ambiente si terrà, in collaborazione con UNEP, in Svezia con il tema “solo una terra”
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Tema ambientale del 2022: “solo una terra”
Il 2022 segna i 50 anni della dichiarazione di Stoccolma in cui è stata fissata la data del 5 giugno per la giornata mondiale dell’ambiente.
Il tema ambientale di quest’anno sarà “Only one earth” (una sola terra) per evidenziare la necessità di vivere in maniera sostenibile e attivare iniziative per proteggere l’ambiente e la biodiversità.
Questo stesso tema è stato usato nel 1974 durante la dichiarazione di Stoccolma e dopo 50 anni questo slogan è ancora attuale.
Il ministro dell’ambiente e del clima svedese Per Bolund ha dichiarato che in qualità di paese ospitante della Giornata mondiale dell’ambiente 2022, la Svezia evidenzierà le preoccupazioni ambientali più urgenti, mostrando le iniziative del paese e gli sforzi globali per affrontare la crisi climatica.
Negli ultimi infatti, la Svezia, ha compiuto progressi significativi nell’investimento della protezione dell’ambiente per combattere il surriscaldamento globale.
Il paese ha invitato tutto il mondo a partecipare alla giornata mondiale dell’ambiente per unirsi nella lotta contro le conseguenze del inquinamento globale.
Giornata mondiale dell’ambiente 2021
Il tema ambientale della giornata ambiente del 2021, ospitata dal Pakistan, è quello del “Ripristino dell’Ecosistema”.
Nel 2021 la giornata ambiente ha dato l’avvio al decennio delle Nazioni Unite per il ripristino dell’ecosistema 2021-2030, progettato per arrestare e invertire il degrado degli ecosistemi del inquinamento globale.
Il periodo di tempo scelto non è casuale, infatti questo decennio, secondo gli scienziati, è cruciale per la battaglia contro il surriscaldamento globale.
Oggi si calcola un calo del 20% della produttività e della fertilità del terreno con il conseguente calo dei raccolti.
Ogni anno 8 milioni di plastica finiscono in mare causando la morte di pesci e altri animali marini.
Dal 2004 al 2017 sono stati disboscati almeno 43 milioni di ettari di foresta pluviale.
È quindi evidente quanto sia importante arrestare questo sfruttamento nei confronti del pianeta e invertire la rotta verso un mondo più ecosostenibile.
Giornata mondiale dell’ambiente, altri temi ambientali
Nel 2018 il tema della giornata mondiale ambiente è stato dedicato alla lotta contro la plastica nei mari e negli oceani.
Secondo i dati pubblicati dall’ecologo Giuseppe Bonanno e dalla biologa Martina Orlando Bonaca, la plastica ha ormai raggiunto tutti gli habitat marini del mondo.
Questo accumulo di sostanze inquinanti ha due spiegazioni fondamentali:
- il lungo periodo di smaltimento: una volta immessa nell’ambiente, la plastica impiega anni prima di decomporsi
- la generazione dei rifiuti plastici: l’80% delle tonnellate complessive che ogni anno finiscono in mare proviene dai continenti mentre la parte restante, altrettanto massiccia, è generata da mezzi di trasporto o strutture presenti in mare
I progetti per gestire l’impatto ambientale della plastica sono tanti.
Tra quelli sempre validi vi è il divieto di usare plastica monouso preferendo altri tipi di materiali, biodegradabili, compostabili o di lunga durata, soprattutto quando si parla delle bottiglie in plastica.
Sensibilizzare al rispetto dell’ambiente
Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) ha reso noto un report dettagliato che permette di monitorare lo stato dell’ambiente.
Da esso si evince che:
- ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani
- oggi si produce un volume di imballaggi di plastica pari a 20 volte quello prodotto negli anni Sessanta
- se non si frenerà questo trend, entro il 2050 la massa di plastica galleggiante negli oceani sarà superiore al peso dell’intera fauna marina
A richiamare la popolazione mondiale al rispetto dell’ambiente è anche l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) che, con il progetto Indicit, ha evidenziato i terribili impatti dei rifiuti plastici sul biota marino.