Con l’arrivo dell’estate è importante tutelare la propria pelle rispettando il mare e scegliendo la giusta protezione solare naturale. Negli ultimi anni l’impatto ambientale di questi prodotti cosmetici è stato elevato e ha causato danni alla biodiversità marina.Un’attenta scelta delle formulazioni dei filtri solari e un packaging plastic free sono il primo passo per tutelare gli ecosistemi marini.
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Protezione solare e il suo impatto ambientale
Le quantità di filtri solari disperse in mare sono a dir poco allarmanti, così come il loro effetto sugli ecosistemi. Si calcola siano comprese tra le 4 e le 6 mila tonnellate annue.Uno studio ha evidenziato gli effetti contaminanti che il filtro Benzophenone-3 ha sullo sbiancamento dei coralli. Si può leggere che questo filtro solare "rappresenta un pericolo per la conservazione della barriera corallina e minaccia la resilienza dei coralli ai cambiamenti climatici".Queste disastrose conseguenze hanno portato diversi paradisi tropicali a vietare l’uso di creme solari chimiche all’interno delle aree marine protette. Secondo un articolo pubblicato dal Sole 24 Ore, gli ingredienti più nocivi per l’ambiente marino sono proprio due filtri chimici delle creme solari:Ossibenzone (Benzophenone-3)
Si tratta di un filtro solare organico a base di carbonio che assorbe i raggi UVA e UVB.Secondo studi di laboratorio è considerato tra le principali cause dello sbiancamento dei reef corallini.Ottilmetossicinnamato (Ethylhexyl Methoxycinnamate)
Un composto organico utilizzato nei cosmetici per assorbire i raggi solari, che inibisce la produzione di uova di alcune specie che abitano il mare.La sua azione distruttiva perdura fino a 48 ore dopo il rilascio in mare, provocando immediatamente danni a microalghe e coralli.Cosa sono e a cosa servono i filtri solari
Con l’arrivo della bella stagione gli scaffali di profumerie e supermercati tornano a riempirsi di creme solari per esporsi al sole in totale sicurezza.Secondo l'articolo 2 del regolamento CE n 1223/2009 del 30 novembre 2009 i filtri UV sono "sostanze destinate esclusivamente o prevalentemente a proteggere la pelle da determinate radiazioni UV attraverso l'assorbimento, la riflessione o la diffusione delle radiazioni UV".Come per tutti gli ingredienti cosmetici, l'uso dei filtri solari è regolamentato da normative Europee che ne garantiscono la sicurezza. L'attuale elenco dei filtri ammessi ne conta 32 (4 filtri fisici e 28 filtri chimici) che possono essere utilizzati per la produzione delle creme solari.Questa regolamentazione non tiene però conto dell'effetto devastante che alcuni di questi elementi hanno sull'ecosistema marino.Fortunatamente, accanto alle marche più commerciali, si trovano brand di nicchia attenti all’impatto ambientale dei propri prodotti. Una protezione solare naturale, oltre alla salute della pelle di chi la utilizza, ha a cuore la cura dell'ambiente e la salvaguardia della biodiversità.Come scegliere la crema solare per non inquinare il mare?
Come appena citato, lo scopo dei filtri solari è di bloccare i raggi UV-A e UV-B ad alta energia, impedendo loro di danneggiare la pelle.I filtri UV possono essere di due tipi:- filtri chimici (detti anche organici)
- filtri fisici (detti anche filtri minerali o inorganici)
Filtri chimici
I filtri chimici, convertono l’energia dell’irradiazione solare in calore non pericoloso per la pelle.I vantaggi:
- Si assorbono velocemente e sono idratanti
- Sono una protezione sicura contro i raggi solari
- Hanno una consistenza facile da spalmare sulla pelle
Gli svantaggi:
- Possono causare infiammazioni alle pelli più sensibili a causa dell'aumento di temperatura
- La protezione si attiva dopo circa 20/30 minuti
- Si assorbono velocemente e vanno applicati spesso
- Sono pericolosi per l'ecosistema corallino
Filtri fisici
I filtri minerali respingono i raggi UV come se fossero uno specchio, riflettendoli, grazie ai bloccanti minerali di cui sono composti che si comportano come una barriera fisica sulla pelle.I vantaggi:
- Hanno una protezione efficace sia sui raggi UVA che UVB
- L'azione protettiva si attiva appena viene applicata sulla pelle
- Non sono tossici per l'ecosistema marino
- Sono adatti per pelli sensibili e per bambini
- Si conservano più a lungo
- Non alterano l’equilibrio della pelle poiché restano sulla sua superficie.
Gli svantaggi:
- Vanno riapplicati dopo ogni bagno
- Sono più densi e difficili da spalmare
- Possono lasciare una patina bianca dopo l'applicazione
Quali sono le migliori creme solari bio per l’estate
Grazie all’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), ogni cosmetico possiede un’etichetta parlante per verificare tutti gli ingredienti contenuti nella sua formulazione.È preferibile quindi scegliere le creme che contengono filtri fisici (minerali) che hanno numerosi benefici e vantaggi non solo per la protezione della pelle, ma anche dell'ecosistema marino.Ecco l'elenco completo dei filtri fisici:- Biossido di titanio
- Biossido di titanio nanoparticelle
- Ossido di zinco
- Ossido di zinco nanoparticelle